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Teorie contraccettive -È un colosso -che si fa spazio tra il vuoto dei tuoi pensieri, il peso dei desideri la stessa supponenza di una coscienza che ha dato peso ad ogni gesto dove altri godevano il reso In sizigia, il giogo ci accomuna, conditio sine qua non, un giorno nuovo ti darà la cura poichè i quei mali -sono il frutto di un abuso e di uno sfruttamento, auto-vilipeso il cerbero e i suoi latrati, allo stesso modo non importa quanto tu fugga dagli ideali io non intendo essere metro della tua norma, ma ogni volta che parli sempre la stessa solfa lancio i pensieri sui fili della corrente, dove più rischi e più sei certo d'essere presente al cambio di voltaggio sono ancora lì a scrutare teste, ancora attori di scene cruente Prova per una volta ad assumerti la colpa, ad ammettere una difficoltà come fosse ovvia celare una piccola verità ma rivelarla per un bene superiore, come dire che sei bella quando lo sei nel cuore e posso anche essere il primo personaggio nelle tue paranoie ma puoi non credermi se accetti di rimanere nel forse la Cartagloria del sospiro di donna, la stessa che se letta ti condanna alla gogna certi segreti nascono per il solo scopo di esistere e noi aneliamo ad essi cercando un motivo per resistere cercando un motivo per resistere, un motivo per resistere un motivo per resistere, un motivo per resistere per non desistere Prima o poi giunge la sera, dove sul letto ricapitoli quello che c'è e che c'era e d'un tratto -senti che la realtà si sgretola di giorno eri sicuro, ora ignori la predica la tua calma medita, ma come in un condominio c'è ancora qualcuno che non si acquieterà puoi indire riunioni del vicinato ma riguardo l'omicidio -nessuno dirà chi è stato
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io penso -che semplicemente il mondo non giri da solo, e che una mano muova l'altra invece che lavarla, tu Ponzio Pilato -come sempre indignato hai scelto di salvare il salvabile ma resti naufrago Le mie condizioni non sono diverse, gambe svelte, le spalle più strette, una differenza ci accomuna, io creo calore, tu lo consumi, chiediti chi ha iniziato questa faida dei costumi La soap opera è finita, dove la bella sedicente suora genera figli bastardi tra mille inganni spaccia i pargoli come talenti ma -giù negl'angoli gli sguardi posso ammazzarti Segregazione da militanti, e dire che tutto cominciò da una semplice incomprensione da infanti dai lo so che era tutto uno scherzo, ammetti che era un brutto sogno in fondo all'ultimo cassetto Divorerò la terra che calpesto fino a non averne più mi nutrirò -di energie cosmiche, drogato di prana, uh fuori dalla mia tana se confini il cuore dalla tua anima come puoi continuare a sbattere forte contro una porta che ignora la morte, che ignora la morte come se bastasse essere forti, contro le bufere e le sue ombre braccia sempre più corte Sono tra volti amici, non escludo la possibilità che si aggiunga un posto a tavola questo non è lo sfogo dell'ennesima caduta ma il simposio dell'ameno lupus in fabula per una volta la sofferenza non fa da freno, fili di tungsteno l'idea di raccontare i bei ricordi, quelli che ancora agogni, che chiami bei tempi ti spegne perchè incapace di fare sogni
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Meccanica natura, la selva oscura, rotolano i cocci di una struttura che ha smesso di funzionare in funzione di una litura, madre mordenzatura un arte che nasce e si evolve per somme di modanatura Mangio chilometri come se fossero gli stessi a darmi forza, una ragion d'essere vittima del picacismo, voglia di realizzare sarò umano se invece che donare, io perdo il fiato? anaerobico per natura, non traggo sospiri perennemente immerso dal giorno in cui sono nato controlla la mia natura, ma il tempo che perdi a criticare lo paghi come una fattura la legge dell'abaco -la procedura -a star sotto rischi di nutrire la tua paura tu lascia fare agli altri percorri la tua radura non è l'immagine ma la sua caratura siamo -continuamente vittima di noi stessi come se un ospite inatteso banchettasse con i vezzi che disprezzi, si, ma che continuamente rappezzi Contando i giorni che separano me dalla verità, in caduta libera io senza appigli solo con la mia musica, teoria in pratica, arte lunatica sommando i colpi su di un corpo che non ha maschera ho attraversato un cielo nuvoloso astrona-u-ta superando i confini sono un argo-nauta -sono un argo-nauta
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Avevo dimenticato il canto dei grilli, e tu? Ancora vittima di quei fantastici volti tristi. Hey ...ora che le sere si fanno più fresche, metto da parte un suono amico per una venere fluiamo in tondo negli schemi che ci autocertificano, che ci replicano, gli alieni dentro potrei perdermi -nelle metafore -come gocce solitarie in un mare afflitto da un maelstrom ma a quanto pare il sole entra lo stesso, e piantala per una volta, adesso così come la pietra sulla mandorla prematura, io vorrei strapparti la pelle come fosse muta e muta sorrideresti scevra da una cultura che ha reso anche la più dolce favola: carne cruda - lo sai, come aria fritta su ciotole di tempura, ruba la mia forza in una notte senza luna un compromesso solido come un segreto ma ma io saprò tenerlo stretto -nei panni di un sollievo, un odore che ha preso il vento e richiama a tavola la prole ignara, ignara dei tuoi mali che fremi nel tramandare ai posteri ti svegli nei postumi, a mandar giù tutto divieni ubriaco del trauma che l'ha generato e le tue schiere di maghi da te addestrati, non nasconderanno il nefasto mai dichiarato Ok la smetto di filosofeggiare, se tu la smetti di farti scudo con il tuo male non ci crede più nessuno al solitario e disperato chi amava la solitudine mentre a sua volta amato e nello stato in cui eri pochi anni fa, quanti crucci in meno, dov'è la felicità? a pensarci bene, meglio parlarsi subito giusto il tempo di darsi uno schiaffo ma senza un pubblico giusto il tempo di darsi uno schiaffo, non hai bisogno di un pubblico

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released January 18, 2013

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Flavio Zen is just another dreamer in a sea full of sleeping. Find a way to bring the illusion of a dream in the concrete is not just only a colorful hobby. Is a need. The most important of needs, here specifically I try to do it through music.
A hug, Flavio Zen.
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